“Fintanto che l’uomo continuerà a distruggere senza sosta tutte le forme di vita, che egli considera inferiori, non saprà mai cos’è la salute e non troverà mai la vera pace. Gli uomini continueranno ad ammazzarsi tra loro fintanto che massacreranno gli animali. Colui che semina l’uccisione e il dolore non può raccogliere la gioia e l’amore”
(Pitagora)
Gli animali, almeno per quanto concerne l’Europa, sono stati dichiarati esseri senzienti già nel Trattato di Lisbona dell’Unione Europea del 2007 e di queste direttive avrebbero dovuto tenere pienamente conto gli stati membri.
Purtroppo però, come spesso accade, alla teoria non è seguita la pratica e basta guardarsi intorno per rendersi conto che, in molti casi, gli animali vengono trattati in modi che non tengono affatto conto della loro sensibilità psico-fisica.
Esistono gli allevamenti intensivi da carne, uova, latte, pellicce, i laboratori dove viene praticata la vivisezione: veri e propri lager di sofferenza che deprivano questi poveri esseri di ogni dignità e dove la morte è l’unica liberazione dalla schiavitù inflitta volontariamente dall’uomo. Esistono ma, la maggior parte delle persone ne rifugge il pensiero e si rifugia nell’errata convinzione che siano un male necessario da infliggere ad esseri che vengono considerati inferiori.
A mio avviso questo pensiero divisivo è estremamente pericoloso ed è stato, nella storia dell’umanità, la causa di guerre, genocidi e messa in schiavitù di interi popoli.
Tanto per rinfrescare la memoria, vorrei ricordare che fu proprio in base al fatto che le persone di colore erano considerate inferiori, che detenerle in stato di schiavitù era considerato non solo possibile, ma addirittura legale. Le leggi regolamentavano tutto questo e il padrone aveva diritto di vita e di morte sui propri schiavi!
Questo dovrebbe fare sorgere spontanea una riflessione: legge e giustizia non sono due concetti assimilabili. Non è affatto detto che, solo perché qualcuno ha legiferato in un senso, questo rappresenti davvero un bene per coloro che dovranno essere sottostare a queste regole, non pare anche a voi?
Anche gli zoo o bio-parchi, come vengono chiamati ultimamente per darsi una veste nuova e più politically correct, sono un’aberrazione che sradica dal loro ambiente naturale degli animali selvatici, costretti a vivere in una sorta di vetrina perenne per soddisfare le curiosità degli uomini e dei loro cuccioli. A questo proposito, proprio per evidenziare quanto le leggi degli uomini possano essere spietate nei confronti di chi è considerato inferiore, ricordo la triste storia di Ota Benga: il ragazzo pigmeo fatto prigioniero in Congo e portato negli Stati Uniti dove divenne la principale attrazione di zoo ed esposizioni varie.
Naturalmente tutto questo era perfettamente legale in quanto il giovane era considerato un essere diverso dall’uomo bianco che deteneva il potere e legiferava. Vorrei inoltre sottolineare che questo non accadde in tempi troppo remoti, ma all’inizio del secolo scorso: nel 1906 Ota Benga era la principale attrazione dello zoo di New York e le famiglie borghesi della città trovavano perfettamente lecito e normale portare i loro figli a vedere questo spettacolo!
Mi rendo conto che può sembrare complicato, ma chiedo di fare uno sforzo e rendersi conto che, fino a quando tutti gli esseri viventi non verranno considerati davvero esseri senzienti, e non solo nelle belle formule dei trattati internazionali, sarà molto difficile che ci possa essere davvero pace su questa Terra. Se è tollerato il concetto che la sofferenza e la deprivazione dei diritti di qualcuno possa essere accettabile in nome del vantaggio di qualcuno che si ritiene – o si autoproclama – superiore, questo può essere esteso a qualsiasi forma di discriminazione, che includa qualsivoglia motivazione.
Mi sembra che sia esattamente ciò che sta accadendo in questo periodo storico nella nostra società, ovviamente anche grazie all’impulso di forze politiche ed economiche che perseguono i loro obbiettivi ben pianificati e strutturati.
Rimane sempre però ben chiaro l’assioma di fondo: la divisione e la discriminazione sono possibili soltanto laddove viene socialmente accettato che esistono esseri viventi di serie A e di serie B: basta che chi si vuole mettere al bando venga assimilato in qualche modo agli esseri di serie B e il gioco è fatto, anche alcune categorie di umani possono essere vessate e deprivate dei loro diritti, esattamente come gli animali.