Chi sono

Biografia di Emanuela Re
Candidata al Consiglio del Comune di Torino
Sono una professionista della relazione d’aiuto e, più precisamente, una consulente olistica.
Accompagno i miei clienti a raggiungere il benessere psicofisico, la presa di coscienza, la consapevolezza e lo sviluppo dei propri talenti in equilibrio ed in armonia con il proprio contesto di riferimento.
L’attenta osservazione e l’ascolto attivo sono due qualità che ho affinato negli anni svolgendo la mia professione, così come la capacità di individuare il percorso più adeguato per chi si rivolge a me.
Sono nata a Saluzzo, in provincia di Cuneo il 03/05/1972, e ho vissuto con la mia famiglia a Paesana fino a sette anni. Nel 1979 ci siamo trasferiti a Barge, un altro piccolo centro sempre in provincia di Cuneo, dove vive tutt’ora la mia famiglia di origine.
A diciannove anni ho deciso di venire a vivere a Torino per frequentare l’Università e in questa meravigliosa città sono rimasta, anche dopo aver terminato gli studi.
Mi sono laureata presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Torino in Storia dell’età della Riforma (protestante) e Controriforma (cattolica), specializzandomi nella trascrizione dei processi inquisitoriali.
Ho continuato i miei studi approfondendo diverse discipline olistiche quali, per citarne alcune, naturopatia, fitoterapia, floriterapia, psicogenealogia e astrologia psicologica.
La mia visione olistica dell’essere umano ha sempre fatto sì che mi prendessi cura di me stessa a 360°: curando l’alimentazione e facendo attività fisica per quanto riguarda la parte fisica, cercando di apprendere sempre nuove informazioni che potessero ampliare la mia visione mentale e mantenere il mio pensiero vigile, lucido e oggettivo, circondandomi di persone curiose, stimolanti e di animo gentile.
Amo scrivere e divulgare il mio pensiero sui miei profili social , su cui sono molto attiva e per quanto riguarda la mia filosofia olistica, sul mio sito: www.emotionalmente.com
Ho un grande amore che mi accompagna da quando ero bambina ed è quello per gli animali che da sempre fanno parte della mia vita.
Attualmente, a condividere con me la quotidianità, ci sono 5 gatti, ex randagi, che considero grandi maestri zen, per il loro modo elegante ed imperturbabile di affrontare la piccole e grandi sfide della vita.
Le ragioni della mia candidatura
Ho sempre seguito la politica ma non me ne sono mai occupata attivamente a causa delle ripetute delusioni dovute alle macro discrepanze tra le promesse elettorali e i voltafaccia dei candidati una volta eletti.
La delusione più cocente è stata rappresentata, per quanto mi riguarda, soprattutto dai 5 Stelle che avevo entusiasticamente sostenuto e di cui avevo salutato con grande speranza le elezioni: come è andata a finire è sotto gli occhi di tutti e non credo che ci sia bisogno di spendere ulteriori commenti in merito.
Mi sono perfino chiesta se avesse ancora un senso andare a votare, cosa che ho sempre fatto, poiché sono consapevole che il voto non è solo un diritto acquisito (almeno per ora), ma un dovere morale, in quanto i nostri avi hanno combattuto duramente per ottenerlo, a volte anche a costo della vita.
Conoscevo la realtà di Italexit in quanto seguo GianLuigi Paragone, il suo fondatore, dai tempi dei 5 Stelle e ho apprezzato il fatto che sia stato tra i pochi ad uscire dal partito quando sono iniziate le giravolte stomachevoli che hanno portato al voltafaccia totale che, chiunque segua un minimo la situazione politica italiana, ben conosce.
Ho avuto modo di conoscere gli esponenti torinesi di Italexit per caso, partecipando ad attività di protesta, e questo mi ha ridato fiducia: sono tutte persone che, come me, hanno degli ideali che sono stati delusi e che, proprio per questo, hanno deciso di unire le forze e di creare una realtà politica che desse nuovamente voce alla gente e alle sue istanze.
Quando mi è stato proposto di candidarmi al Consiglio Comunale di Torino ho accettato proprio per questa comunione di intenti: tutti noi vogliamo tornare ad uno stato di diritto costituzionale che sembra essere stato sospeso, se non abolito e per farlo è necessario appartenere ad una realtà politica che sia presente a livello nazionale, come Italexit, piuttosto che soltanto locale.
Quando ho annunciato la mia candidatura ho avuto solo riscontri positivi e questo mi ha fatto un grandissimo piacere, anche inaspettato (le critiche fanno parte del gioco e vanno messe in conto) e tantissime testimonianze di stima e di incoraggiamento da parte di coloro che mi conoscono di persona e mi seguono sui miei profili social.
Qualcuno però, sicuramente scottato dalle esperienze precedenti, si è augurato che continuassi ad essere ciò che sono e non cambiassi: comprendo perfettamente i timori di queste persone e, ciò che posso dire per rassicurarle sulla bontà dei miei intenti, è di avere la pazienza di cercare ciò che ho pubblicato sui miei profili social negli anni: non troverete nulla di incoerente o peggio rispetto a ciò che è scritto qui!
Io sono fermamente intenzionata a fare la mia parte, se me ne verrà data la possibilità, e ciò che chiedo ai torinesi di buona volontà è di informarsi sempre, diversificando le fonti e controllando la veridicità delle notizie; di non rassegnarsi e di essere impavidi e coraggiosi; di diventare parte sempre più attiva e consapevole in tutto ciò che li riguarda: non bisogna delegare, occorre vigilare!